Collana OttocentoDuemila, Storie dal territorio, 8

Fare rete. Lo sport nel Comune di Monte San Pietro dal secondo dopoguerra a oggi
Tito Menzani

(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Roma 2019)

Lo sport, nelle sue varie declinazioni, rappresenta un ingrediente importante per una comunità, in termini di elementi aggregativi, di formazione giovanile, di benessere per il corpo, di proficuo utilizzo del tempo libero, di sana cultura della competizione ma anche della cooperazione. Questa ricerca sulla storia delle discipline sportive nel Comune di Monte San Pietro ha voluto indagare l’evoluzione di tali pratiche tra il secondo dopoguerra e oggi, con particolare riferimento a tre aspetti. Il primo è quello più eminentemente culturale, ovvero come il modo di fare sport è mutato del corso del tempo in termini di discipline più diffuse. Il secondo è quello della realizzazione degli impianti sportivi ad opera del Comune, talvolta con il supporto economico di sponsor. Il terzo è quello dei protagonisti della narrazione suaccennata, per dare conto anche di coloro che a vario titolo hanno concorso alla crescita e alla pratica dello sport a Monte San Pietro. Tra i tanti citati e ricordati, emerge Giampaolo Degli Esposti, recentemente scomparso; l’amministrazione si è formalmente impegnata a intitolargli il campo sportivo. Un ricco apparato fotografico impreziosisce il volume.

Tito Menzani (Bologna, 1978) insegna storia economica, storia dell’impresa e storia dei consumi all’Università di Bologna. La sua attività di ricerca si è principalmente indirizzata verso lo studio delle imprese, delle organizzazioni e dei territori in età contemporanea, con un filone dedicato alla storia dello sport. A seguito della collaborazione con fondazioni, centri culturali, enti di ricerca e altri soggetti istituzionali ha pubblicato numerosi libri, saggi e articoli su riviste scientifiche. Alcuni suoi contributi sono stati tradotti in inglese, in francese e in spagnolo. Tra i suoi libri: Storia sociale della pallacanestro in Italia (con Saverio Battente, Manduria, 2009).