Antica Arsago Seprio. Aggiornamenti di archeologia e storia dell'arte
Paola Marina De Marchi, Manuela Mentasti (eds.)
(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Bologna 2016)
Questo volume raccoglie i testi delle conferenze tenute al Civico Museo Archeologico di Arsago Seprio tra la primavera e l’autunno del 2016, con l’obiettivo di aggiornare il quadro delle conoscenze sul centro abitato e il territorio, spaziando dall’archeologia alla storia dell’arte. Esso desidera porsi come base per le ricerche in corso e come invito a proseguire gli studi, ampliandoli anche ad altre realtà locali e del territorio.
Si presentano innanzitutto i primi risultati degli scavi stratigrafici condotti di recente in località Case Nuove (Somma Lombardo), lungo il percorso della ferrovia per l’aeroporto della Malpensa, da cui è emerso il più consistente nucleo di sepolture finora noto da attribuire alla cultura protogolasecchiana. Prosegue lo studio di Arsago Seprio e delle sue testimonianze storiche, archeologiche, documentali, artistiche e architettoniche, con particolare attenzione al vicus romano, documentato soprattutto dal ricco patrimonio di epigrafi funerarie e di are votive, spesso reimpiegate nelle murature degli edifici di culto medievali, e dal complesso della pieve di San Vittore e del Battistero di San Giovanni, uno dei più importanti esempi architettonici di romanico lombardo. La recente messa a punto di carte archeologiche tematiche GIS ha poi permesso di ricostruire un primo quadro preliminare dell’estensione dell’abitato romano e della sua sequenza cronologica, sottolineando “problematicamente” che il punto focale dello sviluppo dell’abitato potrebbe essere posto, in base alle recenti indagini archeologiche, nell’area dove in seguito sorse la prima chiesa di San Vittore e il suo Battistero. L’importanza dell’abitato antico trae anche forza dai legami, favoriti da una buona rete viaria, che Arsago ebbe con gli insediamenti vicini e con la stessa città di Milano, come attesta lo studio dei depositi epigrafici di Arsago Seprio e di Castelseprio, in grado di far luce su una società articolata che annoverava famiglie di “rango” abitanti a Milano, che conservavano il contatto con il paese d’origine, mentre dall’onomastica deriva la testimonianza di una buona assimilazione tra culture diverse, di tradizione celtica, romana, o addirittura greca. L’area indagata, radicata nelle proprie tradizioni, risulta in costante interazione con altre regioni, come mostra lo studio degli affreschi parzialmente conservati nella chiesa di Santa Maria in Monticello, che reiterano il tema del velario di tradizione tardoromana, per la prima volta contestualizzato nella cultura figurativa e simbolica di XI e XII secolo. Completa il volume un’interessante sintesi, con ampia bibliografia, delle ricerche finora condotte su San Vittore e il Battistero di San Giovanni, ricca di spunti per nuovi studi mirati anche a un’attenta lettura degli alzati e delle tecniche murarie.
Indice
- Premessa di Claudio Montagnoli, Giovanni Martinelli
- Introduzione di Paola Marina De Marchi, Manuela Mentasti
- Archeologia preventiva: il caso del collegamento ferroviario tra i due Terminal della Malpensa Barbara Grassi Castelseprio e Arsago Seprio: i grandi giacimenti epigrafici di Francesco Muscolino
- Il vicus di Arsago: evoluzione di un centro abitato dalla romanizzazione alla tarda antichità di Grazia Facchinetti
- Il velum di Santa Maria in Monticello nell’ambito della pittura romanica della Lombardia pedemontana occidentale di Emanuele Marcora
- Il complesso pievano di Arsago Seprio (Varese) di Stefano Tappa