Collana Quaderni di Storicamente, 4
Il corpo del reato. Parigi 1972-Padova 1973: storia di due processi per aborto
Lorenza Perini
(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Bologna 2014)
"Affaire è una parola che non ha un corrispettivo esatto nella lingua italiana. Il suo significato di caso giudiziario dotato di determinate caratteristiche viene fatto risalire a Voltaire quando il filosofo si impegnò, dopo la condanna a morte del protestante Jean Calas, a riabilitarne la memoria ribaltandone il giudizio di colpevolezza. La consacrazione di affaire avverrà poi cento anni dopo, con il caso Dreyfus, che mostrò agli occhi del mondo quanto il processo moderno potesse agire da elemento di trasformazione di un'intera società, anche grazie all'intervento di intellettuali mediatori tra il caso giudiziario e l'opinione pubblica. Non è casuale che il processo per aborto celebratosi in Francia nel 1972 fosse divenuto all'epoca un affaire di tale portata da convogliare attorno a sé una parte consistente di opinione pubblica e da veicolare una domanda di cambiamento così forte da essere tradotta in poco tempo in una legge. In Italia al contrario il processo Pierobon, celebratosi negli stessi anni, non sortì, almeno apparentemente, il medesimo effetto. Il caso Pierobon non produsse sul breve periodo alcun fatto di opinione pubblica; fu tuttavia – e qui sta la sfida metodologica di Lorenza Perini – l'inizio di un mutamento che non avvenne attraverso rotture ma lungo un percorso difficile, fatto di spinte dal basso, resistenze, opposizioni, mediazioni. Comparando i due casi giudiziari, Lorenza Perini dimostra che un processo che non aveva dato luogo a mobilitazioni di massa né a prese di posizione clamorose, divenne alla fine un affaire perché a partire da esso iniziò a formarsi un'opinione pubblica favorevole a riconoscere alle donne i diritti sul proprio corpo" (dalla Prefazione di Maria Malatesta).
Indice
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Prefazione (Maria Malatesta)
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Introduzione. L’affaire, una chiave interpretativa
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Capitolo I Quando la legge è ingiusta: il processo a Gigliola Pierobon (1973). Un affaire mancato?
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I.1. L’affaire e il caso: due processi a confronto
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I.2. La storia di Gigliola che aveva «visto il diavolo»
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I.3. Costruire il processo: caso o affaire?
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I.4. Costruire il processo: l’opinione pubblica
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I.5. L’“affaire” o della costruzione dello spazio pubblico del discorso
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I.6. La nuda vita/la vita quotidiana
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I.7. Il corpo del reato: Jean Calas vs. Gigliola Pierobon
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I.8. L’incontro con “la legge”
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I.9. Le istanze testimoniali: due esiti differenti
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I.10. Comunque un inizio
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I.11. Padova 1973: il clima intorno al processo
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I.12. Epilogo: chi è la cittadina?
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I.13. Un bilancio: processo di rottura o di connivenza?
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Capitolo II Dal tribunale al Parlamento (1973–1975): costruire lo spazio pubblico del discorso
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II.1. «Tutte volevano tutto»
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II.2. La verità contro la legge
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II.3. Opinione Pubblica e opinione pubblica
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II.4. Ritratto della cittadina attraverso la stampa nazionale
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II.5. L’aborto come tema. Alla ricerca di uno spazio per parlarne
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II.6. Quella voce che ancora non si sente
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II.7. Alla ricerca delle donne. Un’indagine Doxa
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II.8. «Volevamo vedere i nostri corpi senza mediazioni dello sguardo»
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II.9. Attraversare lo spazio, infrangere la legge
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La sfida dei movimenti e dei Radicali
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II.10. Dalla sfida all’arresto: il clamore mediatico che fa bene alla causa
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II.11. Le reazioni dei partiti
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II.12. Febbraio 1975: il punto di svolta
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II.13. Qualcosa si muove: le proposte di legge da parte dei partiti
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Bibliografia