La libertà è uno stato d’animo. La Resistenza secondo Mario Bisi
Chiara Lusuardi

(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Roma 2019)

La figura di Mario Bisi (1919-2016) abbraccia quasi un secolo di storia e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento nella provincia di Modena per il suo impegno civile. Partigiano con incarichi di responsabilità, presidente Anpi della sezione di Soliera e vicepresidente provinciale, consigliere dell’Istituto storico di Modena: nel corso dei decenni, la sua crescita personale e morale si è declinata in campi d’azione molto diversi che l’hanno reso un importante interlocutore per alcune realtà associative e per le istituzioni. Oltre a un’attività plurale e assidua nel tempo, Mario Bisi è ricordato per l’attualità e la schiettezza delle sue riflessioni e dei suoi discorsi. Segnato in maniera indelebile dall’esperienza della Seconda guerra mondiale, il suo messaggio non si è mai fossilizzato sul passato, ma ha sempre scrutato l’orizzonte con sguardo silenzioso, curioso, indagatore.

In questo libro, come in un mosaico, le fonti storiche che lo riguardano (bibliografiche, archivistiche, audiovisive, fotografiche) si intrecciano alle testimonianze di chi ha percorso con lui un tratto di vita, andando a comporre la sua personalità multisfaccettata e attivamente coinvolta su differenti versanti della vita civile e politica. Avremo così la possibilità di dialogare, ancora una volta, con lui.

Chiara Lusuardi collabora con l’Istituto storico di Modena, l’Istituto Parri Emilia Romagna e l’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano e lavora presso la Fondazione San Carlo di Modena; è Public Historian e presidente dell’associazione PopHistory (www.pophistory.it). Si è occupata principalmente di storia della Resistenza in Italia e in Europa. Ha recentemente coordinato i contenuti del portale online Il ’68 lungo la via Emilia (viaemilia68.it, 2018), ha collaborato alla pubblicazione dell’e-book La Resistenza in Italia. Storia, memoria, storiografia, a cura di Mirco Carrattieri e Marcello Flores (GoWare 2018), al progetto europeo SHARMED – Shared Memories and Dialogue (www.sharmed.eu, 2017) e alla realizzazione di ResistenzAPP (2017). Tra le sue ultime pubblicazioni: Stampa clandestina 1943-1945. Storie, fonti, strumenti per la didattica sulla banca dati online Stampa clandestina a cura dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano (www.stampaclandestina.it, 2017); Carta dei luoghi della Resistenza mirandolese (1943-1945), ADA Edizioni, Modena, 2016; Gappisti di pianura. La 65a brigata Gap Walter Tabacchi di Modena, 1944-1945, Milano, Mimesis, 2016.


Indice

  • Prefazione
  • Introduzione
  • Capitolo 1
    • «Quello era il mio ambiente e in quello vivevo»
    • «Noi giovani speravamo sempre nel rinnovamento»
    • Un anno tumultuoso
    • «“Cosa stiamo facendo?” mi chiedevo spesso»
    • «In quel momento non riuscivo né a capire, né a sapere cosa dovessi fare»
    • Lorenzo Bertucelli
  • Capitolo 2
    • «La scelta era indispensabile»
    • «Certo che quell’azione fece scalpore!»
    • «Signori, io sono qui pronto, disponibile»
    • «17-18-19 novembre 1944. Giorni di incubo terroristico»
    • «Avvertivo distintamente la fine dell’avventura»
    • Aude Pacchioni
  • Capitolo 3
    • «La Resistenza viene ufficialmente riconosciuta ma viene anche perseguitata»
    • «Governare significa prevedere»
    • «Dobbiamo metterci nelle condizioni per poter operare su tutti i fronti dell’antifascismo»
    • Lucia Armentano
  • Capitolo 4
    • «La memoria non può essere sufficiente se non appoggia su un solido studio della storia»
    • «È costituita una associazione, senza fini di lucro»
    • «Il problema per chi combatte una battaglia non è morire. Il problema è finire»
    • Elisa Mishto
    • Gianni Cottafavi
    • Il saluto della nipote Elisa al funerale
  • Album Fotografico