Quindici mesi nei lager. Memorie di Pierina Zampar
Marco Serena
(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Roma 2018)
Pierina Zampar era una giovane ragazza di 20 anni che, nella notte del 31 maggio 1944, venne rastrellata dai fascisti insieme al padre a Ronchi dei Legionari (GO). Condotta alle carceri del "Coroneo" di Trieste vi rimase fino al 21 giugno quando, in compagnia di altri 500 sventurati, tu portata al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Qui Pierina fece la conoscenza con l'orrore del lager e le sue spietate regole. Dopo 3 mesi di inferno tu trasferita per un breve tempo al campo femminile di Ravensbruck per poi raggiungere la nuova destinazione: una fabbrica di armamenti nell'area di Salzgitter. Con l'avvicinarsi degli eserciti alleati e l'evacuazione dei campi anche la Zampar, assieme ad altri 3.400 prigionieri, venne trasportata in treno verso la Germania settentrionale ma, alla stazione di Celle, il loro convoglio fu bombardato. Dopo questa ennesima prova la ragazza affrontò anche una "marcia della morte" fino a Bergen-Belsen, venendo finalmente liberata dalle truppe inglesi il 15 aprile 1945 per vivere un rimpatrio ancora difficile. II volume contiene due versioni delle sue memorie, stilate in momenti diversi: nell'immediato dopoguerra e successivamente al trasferimento nel Ravennate.